27/08/2025“L’AI è una bolla”: cosa sta succedendo davvero?
📌 “Siamo in una fase in cui gli investitori sono troppo entusiasti dall’AI?”
📌 “L’AI è il salto tecnologico più importante degli ultimi tempi?”
Sam Altman risponde di “Sì” ad entrambe queste domande in una recente intervista. 🙌
Parto da questi punti perché in questa puntata volevo affrontare due temi di cui si sta discutendo molto in questi giorni:
1️⃣ L’AI è una bolla? C’è stato un po’ troppo entusiasmo su questa nuova tecnologia?
2️⃣ È veramente così avanzata?
Facciamo un passo indietro per dare un po’ di contesto.
Da inizio 2025 a questa parte si è parlato molto di AGI.
[Artificial General Intelligence = tipo di intelligenza artificiale in grado di comprendere, apprendere e ragionare come un essere umano.]
E dall’inizio dell’anno in poi è nato un entusiasmo crescente nei confronti di un raggiungimento dell’AGI nel breve periodo.
Secondo me modelli come GPT-4o o Claude 4 hanno già delle capacità molto avanzate.
Però è una visione mia personale, molti hanno aspettative diverse dall’AGI e pensano che sia ancora molto lontana.
Tant’è che Sam Altman nelle varie interviste è passato dal👇
“crediamo di sapere come costruire l’AGI” → “AGI non è un termine particolarmente utile”
Proprio perché lui ha rilasciato queste dichiarazioni inizialmente, molti si erano creati aspettative alte su GPT-5.
E oggi, invece, sembra che queste dichiarazioni fossero un po’ “gonfiate” per spingere sul marketing.
Arriviamo ad oggi…
Perché si sta parlando di “bolla”? 🤔
Perché il mercato sembra premiare OpenAI per qualcosa che non ha ancora costruito.
Alla fine molti si aspettano che sia proprio OpenAI a raggiungere l’AGI per prima.
Ad oggi questa è la situazione di OpenAI: 60 miliardi raccolti, valutazione potenziale sopra i 500 miliardi, ma nessuna redditività.
Nonostante ciò, però, sta raggiungendo numeri assurdi.
Che non faccia profitti conta poco: ha toccato i 10 miliardi di ricavi su base annuale nel 2025.
Ma molti pensano che siccome non siamo ancora vicini all'AGI che molti si immaginano, allora si sta scommettendo su qualcosa che "ancora non esiste".
Per questo si pensa che la “profezia di bolla” sia forte: quando il valore di mercato è sostenuto più da una narrativa che da un prodotto profittevole, il crash diventa più probabile.
Oltre a queste considerazioni, molti sono influenzati anche dalla narrativa del “LLMs are hitting a wall”. 🙅♂️
In pratica, si dice che i modelli AI stiano arrivando a un limite naturale: migliorano sempre meno anche se vengono addestrati con più dati e più potenza di calcolo.
Non basta più quindi “ingrossarli” per ottenere grandi progressi.
Ma questo era prevedibile, alla fine il web non è infinito, prima o poi i dati reali sarebbero finiti.
Anche se questo non è un problema vero e proprio dato che abbiamo i dati sintetici generati che ci vengono in aiuto.
Molti ricercatori stanno provando anche approcci alternativi, come world models, multi-agent systems e embodied AI per trovare “nuovi percorsi” che possano sembrare più promettenti.
Quindi, per chiudere:
1️⃣ L’AI è una bolla? C’è stato un po’ troppo entusiasmo su questa nuova tecnologia?
Non voglio dilungarmi troppo su temi legati ai mercati finanziari.
Nella stessa intervista, Sam Altman ha detto che secondo lui gli investitori sono troppo entusiasti dall’AI e fa un paragone con la bolla delle dot-com.
Si tratta di un crollo del mercato azionario incentrato sulle aziende basate su Internet che portò a un enorme entusiasmo degli investitori alla fine degli anni ’90.
Tra il marzo 2000 e l’ottobre 2002, il Nasdaq perse quasi l’80% del suo valore dopo che molte di queste aziende non riuscirono a generare ricavi o profitti.
Per quanto riguarda questo aspetto, vedremo poi nei prossimi mesi cosa succederà.
2️⃣ È veramente così avanzata? Siamo vicini o lontani all’AGI?
La verità è che non lo sappiamo.
Da quello che sappiamo, possiamo dire che non avremo l’AGI a brevissimo…ma non sappiamo a che punto sono realmente i vari laboratori con la ricerca.
Tutto questo, però, non vuol dire assolutamente che l’AI sia sopravvalutata.
L’AI sta portando un cambiamento assurdo nella quotidianità di chiunque se ci pensi.
Certo è che l’innovazione e la ricerca devono continuare, però già ad oggi il progresso è enorme rispetto a 4/5 anni fa. 🔥
Come dice Ethan Mollick, anche se i modelli smettesserò di migliorare ora, avremmo decadi di implementazioni e integrazioni, soprattutto nel mondo lavorativo.
Non dobbiamo aspettare modelli più potenti, anche con quelli che abbiamo adesso le possibilità sono già tantissime.
Secondo me le persone si sono abituate talmente tanto all’AI che non apprezzano più i piccoli salti di progresso da un modello ad un altro.
Ma provo a lanciarti una riflessione.
Pensa ad una parte del tuo lavoro dove utilizzi costantemente dei tool AI per semplificarti la vita.
Ora pensa allo stesso lavoro e a quando lo facevi senza la possibilità di utilizzare questi tool.
Io ci penso spesso e mi rendo conto di quanto l’AI sia concreta e mi stia semplificando la vita e il lavoro.
Giacomo Ciarlini - Head of Content & Education - Datapizza
Alexandru Cublesan - Media Manager & Creator - Datapizza